I diffidenti siamo noi. Cresciuti a botte di razzismo contro quel magnanimo nord che, secondo quanto segnalato da Daniele Sensi, famoso blogger, che si riferisce alle dichiarazioni dello speaker di Radio Padania, ci ha mantenuto per “decine e decine di anni”. A riportare la notizia è IlLazzaro.altervista.org sempre pronto a difendere l’orgoglio e la dignità del popolo meridionale.
Ingrati, oltre che razzisti. Già perché noi siamo “incazzati con quelli del Nord” che ci hanno sempre accolto a braccia aperte nel corso degli anni, soprattutto nei momenti di bisogno. Razzismo? Ma quale razzismo. La “verità vergognosa” è che siamo proprio noi un popolo di razzisti intolleranti. Abbiamo creato un muro di odio e disprezzo contro i nostri benefattori, che nonostante tutto, ci hanno sempre aiutato. Per amore, per carità, per un senso civico che distingue il Nord dal Sud.
È incredibile come possano cambiare le cose in base al periodo storico in cui si vive e come un partito riesca a vendere ogni più piccolo brandello di dignità per racimolare qualche voto in più. Le elezioni europee si avvicinano, e come troppo spesso accade, i mercanti della politica sono pronti a tutto pur di accaparrarsi una poltrona. Sono pronti anche a rinnegare anni di programmi elettorali basati sul secessionismo e sull’odio razziale. Sono pronti finanche a diventare ridicoli, negando un’evidenza stratificatasi sotto gli occhi di un’Italia intera.
E invece noi non avevamo capito proprio niente, perché nessuno ci odiava e i commenti razzisti, i cartelli contro i meridionali e gli epiteti offensivi erano solo il frutto del Nostro Odio contro i “fratelli leghisti”, e non contenti, adesso ci concediamo perfino il lusso di cacciare dalle nostre piazze Matteo Salvini, il liberatore!