Francesco Schiavone, conosciuto come Sandokan, è stato, probabilmente, il boss più sanguinario e pericoloso del clan dei casalesi. Per questo motivo genera scalpore la notizia che suo figlio, Nicola Schiavone, abbia scelto di collaborare con la giustizia diventando un “pentito”. Nicola era considerato il vero erede di suo padre, da cui aveva certamente ereditato la propensione al crimine.
Il delfino dei casalesi stava scontando, infatti, da 20 anni un ergastolo in regime di 41bis per un triplice omicidio. La notizia della sua scelta di parlare sta girando da alcune settimane, ma solo oggi, come annuncia il Mattino, è divenuta ufficiale.
Non sappiamo quanto la testimonianza di Nicola Schiavone possa aiutare le autorità giudiziarie e quale svolta porterà alle indagini. I casi di pentitismo sono fenomeni delicati e spesso nascondono altri tipi di interessi ed obiettivi da parte del detenuto che sceglie di collaborare. Possiamo solo sperare che sia stata una scelta di coscienza e non di interesse.