Annuncio choc del ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, che vuole eliminare le domeniche gratuite nei musei. “Le domeniche gratis – ha spiegato il ministro, nella sua visita al MANN – andavano bene come lancio pubblicitario, ma se continuiamo così, a mio avviso andiamo in una direzione che non piace a nessuno. Per l’estate non cambia nulla, ma poi le cose cambieranno“.
Però, il ministro ha annunciato anche che lascerà più autonomia ai direttori dei musei: “Lascerò maggiore libertà ai direttori, se vogliono mettere una domenica gratuita non c’è niente di male, ma quando obbligo a farla non va bene“.
Per quanto riguarda la Campania, nella lunga lista di musei e siti archeologici aderenti alle domeniche gratis, ci sono numerosi gioielli come la Reggia di Caserta, Palazzo Reale di Napoli, i siti di Pompei ed Ercolano e tanti altri luoghi invasi letteralmente da turisti e appassionati.
La decisione, in attesa che venga approvata, già risulta essere uno “schiaffo” a quanti approfittano di queste domeniche per visitare luoghi culturali significativi. Basta pensare a tutte quelle intere famiglie, ad esempio, soprattutto quelle meno abbienti, alle quali viene data la possibilità di fare un “tuffo” nella cultura nostrana gratuitamente, senza spendere cifre folli per gli ingressi.
La decisione, inoltre, rischia di andare a minare ulteriormente il già scarso appeal che la cultura, in tutte le sue forme, esercita verso chi, come alcuni giovani, coltivano interessi diversi e spesso poco edificanti. Proprio i giovani, infine, vedono togliersi un’ulteriore possibilità di arricchirsi gratuitamente, visto che già nel Bel Paese musei e siti per loro sono gratis solo fino ai 18 anni. A differenza di altri paesi europei dove la categoria, soprattutto per studenti, è più agevolata: in Francia, ad esempio, musei gratis fino a 26 anni; mentre in Spagna, ingressi gratuiti per gli studenti fino a 25 anni..