Roma – Sono stati oltre 110 i terremoti registrati in Molise a partire dal 14 agosto e, di questi, oltre 80 sono avvenuti dopo la scossa più forte, quella di magnitudo 5.1 delle 20.19 del 16 agosto: è quanto indicano i dati rilevati finora dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). “Nel frattempo si lavora per installare nella zona dell’epicentro quattro stazioni mobili, la cui installazione è prevista in serata”, ha detto all’ANSA il sismologo Alessandro Amato, dell’Ingv.
La sequenza sismica in Molise è cominciata il 14 agosto con tre terremoti di intensità modesta, seguiti alle 23.48 con la scossa di 4.6; poi sono stati registrati altri piccoli terremoti, seguiti da quello di magnitudo 5.1 del 16 agosto. Quest’ultimo è stato seguito da almeno altre 80 scosse, la più forte delle quali è stata finora quella di magnitudo 4.4 avvenuta alle 22.22 del 16 agosto.
La sequenza sismica in corso potrebbe essere dovuta all’attivazione di più faglie: questa è una delle ipotesi alla quale stanno lavorando gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). “Al momento si tratta di un’ipotesi di lavoro, per verificare la quale servono ulteriori dati”, ha precisato all’ANSA il presidente dell’Ingv, Carlo Doglioni.