Alessandra, la padrona che ha allevato ed educato il suo Buddy non si dà pace. Non gli hanno solo strappato un amico fidato, ma hanno tolto alla comunità intera un prezioso aiuto. Infatti il cane, nonostante la tenera età, aveva già partecipato a diverse spedizioni di ricerca di persone scomparse e aveva ottenuto in tempi record la certificazione dell’Ente nazionale della cinofilia italiana.
Ora bisogna attendere i risultati dell’autopsia, per capire che tipo di avvelenamento ha portato Buddy alla morte. Una storia triste che richiama alla mente di tutti anche quella di Kaos, il pastore tedesco, eroe di Amatrice, morto poco tempo fa per avvelenamento. Anche se, pur accertando la morte per avvelenamento, nel caso di Kaos restano vivi ancora tanti dubbi se sia stato un gesto di qualcuno o se il cane abbia spontaneamente ingerito qualcosa che contenesse quel tipo di sostanza chimica, ritrovata nel suo corpo.
Lo stesso discorso vale per Buddy. Non è certo se il cane abbia ingerito per sbaglio, durante le sue passeggiate mattutine, qualcosa di avvelenato oppure che sia stato un “atto” premeditato. Anche perché come riporta Repubblica, nei mesi scorsi ci sono stati altri casi si cani morti per avvelenamento. Quindi regge ancora l’ipotesi che qualcuno abbia sparso bocconi avvelenati con il fine di uccidere questi poveri animali.