Il Movimento 5 Stelle ci ha costruito sopra un’intera campagna elettorale ed ora che è al Governo (anche in condominio con la Lega) sta cercando di mettere in atto ciò che aveva promesso, alla ricerca di risorse utili. Di cosa parliamo? Ovviamente del reddito di cittadinanza: la misura sociale che tanto sta facendo discutere, ma anche sperare, diverse persone.
L’Italia, però, non è il primo Paese europeo a pensare all’introduzione del reddito di cittadinanza. O meglio, in alcune parti della UE la misura economica è già attiva. Ad esempio, come riporta Il Fatto Quotidiano, dallo scorso maggio a Besòs (Barcellona) è stato introdotto il Rec (Recurso económico ciudadano), una moneta digitale che ha il suo equivalente in euro (1 rec per 1 euro).
Il reddito di cittadinanza catalano sarà riconosciuto per due anni a chi si trova in difficoltà economiche e che vedrà, ogni mese, corrispondersi 568 euro. L’iniziativa porta il nome di B-Mincome e fa parte del più ampio programma Urban innovative actions che, promosso dalla Commissione europea, mira ad individuare soluzioni innovative e creative per lo sviluppo delle aree urbane, soprattutto quelle più degradate.
Per quanto riguarda la scelta della moneta digitale, a sua volta il modello di Barcellona si rifà a quello francese di Nantes, con la sua moneta SoNantes, e all’inglese Bristol col Bristol Pound. Sostanzialmente, la moneta digitale, consiste in un codice a barre QR scansionabile (da app su telefono mobile o da carta ricaricabile), utilizzabile senza costi aggiuntivi.
L’obiettivo è quello di incentivare gli scambi commerciali nel piccolo commercio in una zona svantaggiata. Obiettivo che verosimilmente cercherà di perseguire anche l’Italia guardando agli altri Paesi che hanno già hanno intrapreso tale strada.