Un bottino di 500 euro per i ladri e danni di mille euro nel locale. E’ questo il resoconto di una rapina avvenuta nelle prime ore del mattino di venerdì 7 in un locale a Pisa, La Regginella, gestito da campani.
Non è la prima volta che il locale viene distrutto da delinquenti. Ma quest’ultimo furto è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I proprietari sono stanchi e afflitti. Lo stesso titolare, Antonio Muzio, ha dato sfogo alla sua rabbia in un’intervista ai colleghi de Il Tirreno: “Sono andato via da Napoli per cercare un buen retiro, ma Pisa è peggio. E ora ho solo voglia di appendere i guantoni al chiodo”.
La famiglia Muzio è stata vittima di diverse rapine: “Ne stiamo subendo di tutte, siamo diventati un bersaglio. Mio figlio ha anche subito una rapina a mano armata, mentre a me e mia moglie il 18 luglio i banditi sono entrati in casa rubando cinquemila euro. Ci hanno storditi con gli spray: non ci siamo accorti di nulla“.
Erano andati via da Napoli per evitare tutto questo. Così hanno scelto Pisa, ingannati da quella che sembrava una città tranquilla e pulita, eppure per Antonio non è più così: “Pisa è diventata invivibile ed è peggio di Napoli. L’avevo scelta perché pensavo che fosse un porto sicuro, ma ora mi accorgo di aver sbagliato tutto. È un agglomerato di cani di sciolti che ruba dappertutto”.
Ormai sono schiavi della paura. Anche il figlio di Antonio, dopo aver subito la rapina è entrato in paranoia e almeno due volte nell’arco della notte, scendeva a controllare se nel locale fosse tutto tranquillo. E pure quel maledetto venerdì, in preda alla sua solita ansia, dal secondo piano, dove vive, era sceso al primo piano, dove è ubicato il ristorante, per controllare. Alle 2.30 di notte era tutto sotto controllo. Ma la mattina seguente si è trovato il locale distrutto. I ladri erano riusciti ad entrare all’alba prendendo tutto quello che c’era nella cassa.