La leggenda del Fungo di Lacco Ameno: Madre Natura lo creò per due innamorati
Set 30, 2018 - Federica Barbi
Ischia è uno dei luoghi più belli della nostra Campania, e anche una delle mete più scelte dai turisti. Essa fu il primo stanziamento greco in Italia e un tempo era chiamata Pithecusa, probabilmente dal greco “pitueois”, ossia “ricco di pini”, infatti l’isola è ricca di pinete. Sono tanti gli scorci e i posti suggestivi dell’isola, ma uno in particolare la caratterizza: il Fungo di Lacco Ameno.
Il Fungo è un vero e proprio simbolo di Ischia, e consiste in una roccia che emerge dalle acque e che ricorda, appunto, la forma di un fungo. Lo scoglio, di tufo verde, raggiunge un’altezza di dieci metri. La sua origine ufficiale deriva probabilmente da un’eruzione vulcanica del Monte Epomeo, che ha provocato lo scivolamento in acqua del complesso roccioso. Solo dopo il mare ha scavato le sue pareti, formando quello che oggi sembra un fungo.
Intorno a questa roccia ruota una leggenda che trova conferma in in uno scritto di Giovangiuseppe Cervera. Si narra, infatti, che due giovani innamorati decisero di scappare insieme via mare, ma che proprio in acqua trovarono la morte. Così, Madre Natura, per ricordare il loro amore, decise di ergere questo blocco tufaceo nel punto esatto in cui morirono.
“Il fato fu inesorabile, come a quel fanciullo e a quella fanciulla che troppo presto si amarono e vollero fuggire nell’immenso mare. Essi perirono insieme, e la natura, affranta, eresse loro nel mare un tumulo, un Fungo che sotto l’alcova della sua ombrella veglia ancora il riposo dei piccoli”, questo il riferimento alla storia inserito nel lavoro di Cervera.
Chiunque può decidere di credere o meno alla leggenda, ma la certezza è la particolarità del luogo, che merita davvero di essere visitato.