Sensori sulle strisce contro i parcheggiatori abusivi: l’invenzione è di due napoletani
Set 21, 2018 - Redazione
Un piccolo sensore capace di risolvere ben due problemi: l’abusivismo perpetrato dai parcheggiatori abusivi e la furbizia di qualche automobilista che infrange il pagamento obbligatorio delle strisce blu.
Questo sensore è stato creato da due ingegneri napoletani che hanno fondato l’azienda K-City, che si occupa proprio della creazione e non solo, di strumenti ingegnosi e all’avanguardia per l’urbanistica e per lo sviluppo integrato del territorio.
Un meccanismo che è già stato sperimentato a Caserta e sulla Costiera Amalfitana e ha già registrato un discreto successo. Per questo motivo verrà istallato dal primo ottobre anche a Napoli e precisamente in cinque strade, come riporta Repubblica.it: a via Riccardo Filangieri di Candida Gonzaga, cioè la strada che divide Maschio Angioino e Palazzo real, via Lomonaco, via Imbriani, largo Vasto a Chiaia e il primo tratto della Riviera di Chiaia.
Per capire l’importanza di questi sensori dobbiamo spiegare in che modo funzionano e quanto siano in grado di contrastare i soliti problemi che ci sono a Napoli, tra abusivismo e il non adempimento del pagamento del ticket di parcheggio. Questi piccoli e quasi invisibili sensori sono posti all’interno delle strisce blu e grazie al supporto della rete questi parcheggi sono controllati via tablet dalle autorità competenti che hanno una riproduzione digitale del tratto di parcheggio sensorizzato. Grazie all’utilizzo di colori diversi i vigili possono in maniera immediata verificare se in quel preciso posto parcheggio è tutto a norma. Quindi se il colore che appare sul tablet è rosso, significa che l’automobilista non ha pagato il ticket, o peggio si sia affidato a un parcheggiatore abusivo nella zona. Se il colore è verde, il posto è libero se invece è giallo la macchina è già stata multata.
Un modo facile e al tempo stesso comodo che non solo potrà in breve tempo far aumentare gli incassi del Comune per le soste a pagamento ma è un buon smacco verso i parcheggiatori abusivi.