Che l’accezione sia positiva o negativa, c’è un aggettivo usato molto comunemente nei confronti di Napoli e dei napoletani: furbo. La furbizia, che anche dalla Treccani è considerata una “qualità”, è spesso considerata sinonimo di inganno, ossia un mezzo per eludere qualcosa, come la legge, o per raggirare qualcuno.
Questo modo di essere che rappresenta i napoletani, è stato ben descritto anche in alcuni proverbi della tradizione partenopea.
Il più famoso è “‘A legge è fatta p’ ‘e fesse“, “La legge è fatta per i fessi”. Questo modo di dire napoletano significa che, fatta una legge, si trova subito come eluderla. Quindi, la legge è fatta per i fessi, perché chi è furbo riesce ad eluderla. Quindi, i furbi, i “dritti”, si fanno giustizia da soli, con i loro (discutibili) mezzi.
Ma il proverbio non è rivolto solo ai furbi, ma anche ai desti e ai potenti, che dispongono di molte risorse per volgere a loro favore la legge o per farsi valere eludendola abilmente.
E’ ovvio che sia solo un modo dire: la legge è fatta per essere rispettata, sempre.
Fonte: Proverbi napoletani sulla giustizia