Un ritrovamento choc quello nei boschi di Quisisana nel comune di Castellammare di Stabia. Una femmina di pitbull è stata prima accoltellata e poi impiccata.
Un episodio che secondo le prime ricostruzioni celerebbe la piaga dei combattimenti clandestini tra cani. “Chiedo che le forze dell’ordine indaghino a fondo su questo episodio per risalire prima di tutto ai responsabili di questo assassinio e poi agli squallidi protagonisti delle organizzazioni dei combattimenti. Voglio ringraziare i volontari e le associazioni animaliste che operano in un territorio difficile come quello di Castellammare prendendosi cura dei cani abbandonati e dei loro cuccioli sottraendoli a un crudele destino. Nella totale assenza di strutture di ricovero, poiché il canile più vicino si trova a Brusciano, queste persone sono lasciate sole a combattere questa battaglia contro delinquenti e criminali. Le istituzioni locali dovrebbero sostenere di più la loro attività a tutela dei nostri amici a quattro zampe e dovrebbero incentivare le campagne di sterilizzazione per arginare il fenomeno del randagismo e il traffico criminale di animali per i combattimenti“. Ha dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli.
Troppo spesso sentiamo parlare di black list e di razze canine pericolose, ma troppo poco si parla della violenza e della vena criminale dell’uomo, che a differenza di quella animale, è razionale e nasconde una brutalità che va ben oltre gli sporchi interessi economici.