Può cambiare il gioco, la tattica, i ruoli, gli interpreti e l’allenatore, ma l’urlo made Napoli dei tifosi azzurri non cambia e non delude mai. Alla prima di Champions al San Paolo, lo stadio fa sentire il suo calore con quel grido scaramantico “the champions”, ancora più forte, sentito e scandito. Il Napoli, dal canto suo regala uno spettacolo straordinario ai suoi tifosi. Imprevedibilità, velocità e scioltezza nella costruzione fanno da linee maestre agli uomini di Ancelotti. Un Napoli così superiore che costringe i reds a restare sulla difensiva evitando di scoprirsi troppo contro un Napoli insidioso da tutte le parti e che alla fine trova la vittoria con Insigne.
Inizio del primo tempo abbastanza equilibrato. Al 9′ Ospina è già chiamato a difendere la porta da un finto disimpegno di Salah, la palla è lenta ma insidiosa. Risponde subito Insigne, grazie ad una bellissima apertura di Callejon che manda in corsa il Magnifico, ma preferisce tentare il tiro diagonale forte e teso, che passare a Callejon, già pronto sotto rete a cercare di metterla dentro. Occasione sprecata per il Napoli. Anche al 15′ ha ancora Insigne un pallone buono tra i piedi, ma lo manda alto sulla traversa. Bisogna aspettare il 32′ Milik per vedere un tentativo d’azione, con un tiro bloccato dai guantoni sicuri di Allison. Dipinto d’azzurro è invece l’ultimo scorcio del primo tempo, dove il ritrovato numero 9 crea panico e agitazione in attacco, mentre il Liverpool ricorre a fallucci da principianti, per falciare i veloci giocatori di Ancelotti. Nonostante le poche occasioni create, il Napoli non solo è riuscito a contenere la forza offensiva dei Reds ma ha tenuto un possesso palla abbastanza alto.
Pimpante l’inizio del secondo tempo per gli azzurri, con Milik che con un siluro sfiora il goal. Aumenta la pressione del Napoli e la difesa reds va in affanno ed Allison è chiamato più volte a esibirsi in parate plastiche. Il Napoli si trasforma in una macchina di azione offensive, un ingranaggio perfetto che si inceppa sotto porta: o tiri imprecisi, o tiri troppo alti o tiri troppo esterni. Al 58′ Milik fa fermare il cuore dei tifosi con un tiro dalla distanza che per poco non trafigge la rete avversaria. Ancelotti prova a mischiare le carte e toglie Milk per inserire Mertens, manda a riposare Mario Rui per dare spazio a Verdi. La squadra si ripiglia ed è un tripudio di Napoli sul manto del San Paolo. Ancelotti tenta la carta Zielinski togliendo un buonissimo Hamsik. Ed è proprio l’ucraino che serve Mertens, che in un tocco acrobatico prende in pieno la traversa. Lo Stadio urla di disperazione…e poi al 90′ di gioia grazie al goal di Insigne che si allunga di destro su un assist di Callejon.
Bentornato Insigne. Ma soprattutto buona la seconda di Champions per il Napoli.