La scuola è appena cominciata e se per alcuni il percorso è ancora lungo, per altri si chiuderà quest’anno. Infatti per gli studenti del quinto anno superiore saranno questi gli ultimi mesi di scuola prima di concludere con l’esame di maturità. E da quel momento in poi saranno loro gli artefici indiscussi della loro vita futura. Qualcuno andrà all’università, scegliendo la facoltà che più si avvicina alle proprie attitudini personali, altri invece si getteranno nel mondo del lavoro.
E proprio per quanto riguarda l’esame di stato che il Ministero dell’Istruzione con una circolare inviata a tutti i plessi scolastici ha già diffuso le prime novità che riguarderanno la maturità.
Dalle prime notizia trapelate si legge che le prove a cui dovranno cimentarsi gli studenti saranno due invece che tre, più l’orale. Per quanto riguarda la valutazione delle prove, gli insegnati dovranno seguire delle griglie nazionali e si darà maggiore importanza al rendimento degli studenti nel triennio scolastico, scandito da un punteggio dei crediti che sarà maggiore.
Inoltre la prova INVALSI non sarà più requisito essenziale per l’ammissione agli esami e non saranno tenute in considerazione nemmeno le ore accumulate dagli studenti nel progetto Scuola-Lavoro.
Inoltre, per evitare che gli studenti entrino nel panico soprattutto per la prova di italiano a causa delle diverse tipologie di elaborato che prevede, a molti studenti sconosciute, è stato inviato alle scuole un documento di una Commissione di esperti guidata dal linguista Luca Serianni per la preparazione delle tracce della prima prova scritta.
Per evitare che gli insegnati vadano in confusione, nel documento saranno presenti anche indicazioni per l’elaborazione delle griglie di correzione delle due prove scritte.