Napoli – Il Presidente del Tribunale per i Minorenni Patrizia Esposito è intervenuto oggi in conclusione del convegno “Strade Sbagliate”, al carcere minorile di Nisida. Il giudice ha detto la sua opinione riguardo alla baby-criminalità ed, in particolare, riguardo ai bambini che si affiliano in tenerissima età a clan camorristi.
“Bambini camorristi? Non esistono, – afferma – ci sono piuttosto bambini che sono vittime di genitori camorristi.” Parole forti visto il periodo in cui le baby-gang continuano a seminare il panico in città, ma incontestabili. La donna si è concentrata, infatti, sulle ragioni sociologiche che spingono questi giovani a delinquere.
Il presidente, nelle dichiarazioni riportate dal Mattino, ha spiegato: “Se un genitore educa il proprio figlio a sei anni, a otto anni a confezionare droga o a consegnarla mettendosi a bordo di motorini magari rubati o con targhino contraffatto, quelli sono disvalori camorristici che meritano e impongono l’attenzione del tribunale per i minorenni a tutela di quei bambini perché venga loro assicurato un futuro diverso.”