Valeria Golino attrice e regista napoletana, anzi come lei stessa ha detto: “Sono orgogliosa che si sappia che sono napoletana”, è alla sua seconda pellicola come registra. Il suo secondo capolavoro è intitolato “Euforia”, che vanta uno staff d’eccezione come Valerio Mstrandrea, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Isabella Ferrari, Valentina Cervi e Marzia Ubaldi. Il film racconta del difficile rapporto che lega due fratelli, da sempre così diversi e opposti, ma che improvvisamente ritrovano e riscoprono un bene profondo quando uno dei due si ammala.
Una storia che ha tanto di vero e quotidiano, sia nel sensibile modo in cui la regista napoletana racconta della tragicità di una malattia e sia nel suo tocco sentimentale e pregnante nel descrivere il motore di sentimenti che si scatena e che coinvolge tutti coloro vicino al malato. Lei che conosce bene questi sentimenti, come ha dichiarato a Repubblica.it: “Dieci anni fa mio padre si è ammalato di tumore: anche io ho dovuto affrontare il dolore”.
Non sono mancate battute sulla sua terra, sulla sua bella Napoli: “Napoli è una città leggendaria, ma a differenza di altre, vive della sua leggenda. Può essere in mille modi diversa, credo che nessuno la consumerà mai. La città oggi sembra “profumata”, sembra vivere un buon rinnovamento, c’è sempre qualcosa da fare, c’è l’arte a fior di pelle. Il problema di tornare qui è andarsene“.
E perchè no, dirigere il suo terzo film a Napoli: “Magari, appena avrò un soggetto per Napoli, di corsa”.