A scuola la chiamano “cacca” perché nera: la storia della bimba che ha commosso tutti
Ott 31, 2018 - Alina De Stefano
Ieri siamo rimasti tutti profondamente commossi dal video della bimba mulatta che confidava al padre la sua tristezza per le offese ricevute dai compagni di classe e per non essere nata “bianca”. Essere chiamata “cacca” solo perché il colore della propria pelle è scuro, non è facile da gestire né da metabolizzare per una bambina così piccola e innocente.
Per tale motivo il padre Vito, che vive a Sant’Antimo ha deciso di pubblicare questo video e mostrare a tutti la verità. Ma come ha spiegato a Selvaggia Lucarelli, il suo obiettivo non è stato quello di far polemiche, infatti ha detto: “L’unica cosa che chiedo, è di non travisare l’obiettivo del video. Non voglio accusare la scuola, nè genitori nè bambini, il senso del video è quello di sensibilizzare quante più persone possibili... Questo è il regalo più grande che io posso fare a mia figlia e ad altri bambini che vivono la stessa situazione”.
E infatti il video è arrivato anche alle maestre: “Si sono commosse, non si erano accorte di nulla. Hanno fatto una riunione con i genitori della classe, qualche bambino ha ammesso e ha chiesto scusa. Si sono tutti mortificati“.
Le scuse, insomma, sono arrivate, ma papà Vito ha detto che questa situazione di disagio che vive la piccola continua ormai da un anno: “Mi diceva che a scuola la chiamavano cacca. Il collegamento cacca/pelle scura l’ha fatto lei, ci è arrivata da sola. È piccola ma tanto sensibile, non le sfugge niente”.
Per tale motivo la piccolina di 4 anni ha sempre cercato di omologarsi agli altri bambini per non apparire diversa: “La bimba si fa stirare i capelli perché dice che un bimbo le disse che doveva andare a scuola con i capelli lisci e bianca… non è facile. Si sente a disagio se qualcuno la guarda, si copre la faccia con la mano“.
Ma il padre sa che questi piccoli e innocenti attacchi, sono solo l’inizio di tanti altri che la vita potrebbe riservarle: “È una cosa che deve superare, non sa quante ne dovrà vivere ancora. Del resto non è solo un problema di razzismo dichiarato, certe volte c’è quello più inconsapevole di chi ci dice ‘dai, tanto non è scura scura…’ Noi però l’aiuteremo a superare tutto con il nostro amore”.
Un amore vero quello che ha unito Vito e Lina, sua moglie, italiana ma originaria del Ghana, grazie al quale la loro piccola potrà sempre trovare la forza e il coraggio per affrontare ogni problema.