Campi Flegrei, studio ipotizza devastante eruzione: potrebbe seppellire la Campania


Campi Flegrei protagonisti di un nuovo allarme di eruzione catastrofica. L’allarme è stato lanciato tramite uno studio di “Sciences Advances” che ipotizza un’azione devastante simile a quella di 39mila anni fa che, con 300 chilometri cubici di magma, seppellì l’intera area occupata dalla Campania, con effetti sul clima registrati in mezza Europa. Le certezze, però, sono veramente poche, soprattutto sui tempi, ma l’allarme del team di esperti, guidati da Francesca Forni, del Politecnico di Zurigo, non è assolutamente da sottovalutare.

Gli studiosi, in particolare, hanno portato avanti una attenta e accurata ricerca sui depositi magmatici stratificati che arrivano fino a 60 mila anni fa, proprio nella zona dei Campi Flegrei. Un viaggio nella storia delle eruzioni passate, che non si occupa però dell’attuale fenomeno bradisismico, ma che ha evidenziato una certa analogia nei materiali, soprattutto rispetto all’Ignimbrite Campana (eruzione di 39mila anni fa) ed il Tufo Giallo Napoletano (di 15.000 anni fa). Analogie “devastanti” sono state rilevate anche per l’eruzione del 1538 di Monte Nuovo (quella più recente), caratterizzata da magmi simili a quelli protagonisti nelle eruzioni più violente.

Gli studiosi, autori della ricerca, inoltre sostengono che l’eruzione di Monte Nuovo, per quanto analoga ad altre, abbia aperto ad un mutamento delle condizioni chimico-fisiche del magma che, nell’accumularsi, accompagnato da pressioni dei gas sempre più alte, potrebbe in futuro portare, appunto, ad eruzioni di grandi proporzioni.

Per consultare l’intero studio di Science Advances, cliccare qui


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