“La Lombardia non smaltirà più i rifiuti provenienti del Sud“. Così ha parlato il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. Il leghista ha risposto al vicepremier Luigi Di Maio sul tema dei termovalorizzatori, ostracizzati dal M5s ma invocati a gran voce dalla Lega. “Se sostengono che questi rifiuti bruciati sono così pericolosi, non si capisce perché dovremmo accettarli noi – dice Fontana -. Tra l’altro, ormai i nostri impianti sono saturi“.
Sulla bontà dei termovalorizzatori, Fontana invita Di Maio a “farsi un giro a quello di Brescia o di Milano. Sono impianti che azzerano l’inquinamento e riutilizzano la combustione dei rifiuti per l’energia elettrica“. Poi, la minaccia sui rifiuti provenienti dal Sud: “Chiederemo allo Stato di modificare la norma che ce lo impone“.
Quindi, da problema di carattere nazionale, quello dei rifiuti diventa un problema solo del Sud. Le parole di Fontana, evidentemente, hanno suscitato non poche polemiche. A rispondere alle minacce del governatore leghista ci ha pensato il Movimento Neoborbonico, nella figura di Gennaro De Crescenzo, rinfacciando a Fontana il problema della Terra dei fuochi. Un problema creato anche dal Nord.
“Se la Campania è diventata “la terra dei fuochi” (e delle malattie mortali) è anche “merito” di molte aziende del Nord (e lombarde) – spiega il Movimento- oltre 400.000 tir verso la Campania, oltre 10 milioni di tonnellate di rifiuti e tra essi residui di vernice, scorie e ceneri di alluminio, cosmetici scaduti, fanghi di depurazione, acque reflue, scarti di collanti, anche dalla sua regione“.
“Sintetizzando, la sua Regione è responsabile, con altre regioni – accusa De Crescenzo – dell’inquinamento di molte aree della Campania (tra Pianura e il resto della provincia di Napoli e di Caserta) e anche della morte di migliaia di persone. Se non abbiamo classi dirigenti degne e adeguate (più o meno da 150 anni) e se la magistratura ha fatto solo in parte il suo dovere, quello di cui la regione Lombardia si è macchiata (con altre regioni del Nord) è un reato, un reato grave di cui lei dovrebbe sentirsi moralmente responsabile evitando di fare dichiarazioni ad effetto che producono solo un effetto“.
“la vergogna che tanti cittadini campani, meridionali e italiani dovrebbero provare nei confronti suoi e di chi questi problemi li ha creati o (da anni) non li ha risolti nell’attesa che i conti – conclude –, tutti i conti (da quelli antichi a quelli nuovi dopo 150 anni di colonizzazione), prima o poi, possano davvero essere chiusi“.