Oggi alle 10:00 a Napoli, presso via Maio di Porto nei pressi di piazza Bovio si è tenuta la cerimonia che ha dedicato l’angolo con via Giulio Cortese a una vittima innocente della criminalità organizzata. La strada infatti è stata intitolata “Largo Simonetta Lamberti”, la bimba uccisa durate un attacco camorristico.
Simonetta aveva 11 anni ed era figlia di un illustre magistrato napoletano Alfonso Lamberti. Era il padre l’obiettivo di un sicario della camorra che aveva pianificato l’attentato. Ma qualcosa quel 29 maggio del 1982 andò storto. I due, padre e figlia, decisero di trascorrere quel giorno alcune ore in spiaggia a Vietri sul Mare. Ma durante il viaggio di ritorno a Cava de’ Tirreni, dove abitavano, la macchina del magistrato venne affiancata da un’altra dalla quale esplosero numerosi colpi di pistola che ferirono lievemente il giudice ma uccisero Simonetta, colpita alla testa. Non ci fu niente da fare per la bambina, morta sul colpo.
Per quell’omicidio venne condannato all’ergastolo Francesco Apicella. Ma la pratica è stata aperta varie volte in quanto i mandati e gli autori sarebbero stati diversi. Qualcuno provò anche ad infangare il nome di Lamberti, accusandolo di far parte dell’organico della camorra. Il giudice fu arrestato e tentò anche il suicidio in carcere. Nel 2015 anche Antonio Pignataro verrà condannato a 30 anni di carcere per aver partecipato all’omicidio di Simonetta. Nonostante prima avesse ammesso le colpe e dopo poco ritrattato, non ci fu sconto per lui. Alfonso Lamberti morirà nel 2015, segnato da una vita di dolore e di rimorsi.
Da quel giorno nessuno ha mai dimenticato la storia di Simonetta Lamberti, diventata simbolo della lotta alla camorra. Oggi alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il sindaco Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli, l’assessore ai Giovani e al Patrimonio di Napoli Alessandra Clemente, i familiari, il prefetto Giuseppe Procaccini, Francesco Chirico presidente della II Municipalità.
Foto di Lorenzo Vignes