Ha subito 12 rapine in tre anni, ma le Forze dell’Ordine sono state sempre assenti. Questa è la paradossale storia in cui si è ritrovato catapultato Maurizio, proprietario di un Bar Tabacchi ad Afragola. Un record incredibile che finisce al centro di un servizio di Luca Abete che raccoglie la testimonianza dello stesso proprietario dell’esercizio commerciale: “In queste rapine subiamo percosse, vengono armati fino ai denti. Abbiamo paura e non siamo tutelati“.
Per Maurizio i rapinatori, anche se sempre a volto coperto, “sono sicuramente del posto perché quando parlano hanno il nostro accento“. Per un caso così eccezionale sono state messe in atto precauzioni eccezionali, anche se sembrano siano servite a poco: “Dalla prima rapina abbiamo potenziato il sistema di videosorveglianza: in 80 mq abbiamo 20 telecamere che registrano in HD. Ma fino ad ora non ci sono servite a niente“.
Quindi, Maurizio ha tutte le immagini che vengono mostrate nel servizio di Striscia la Notizia. I ladri, che spesso sequestrano anche i clienti, arrivano quasi sempre in branco, armati (a volte anche di fucile a canne mozze), facendo razzia di tutto: non solo soldi, ma anche altre merci come sigarette, gratta e vinci e una cambia monete. Un danno ingente, in questi anni, che tra beni e soldi ammonta a circa 150mila euro.
L’ultima rapina è avvenuta venerdì scorso, intorno alle 13, quando strada e locale erano affollati di persone. Una situazione insostenibile che diventa ancor più pesante per l’assenza dello Stato. Infatti, racconta Maurizio, ogni volta che le Forze dell’Ordine sono state allertate sono sempre arrivate in ritardo (anche un’ora e mezza dopo la rapina), eppure distano a soli 200 metri dall’esercizio commerciale. “Siamo diventati il bancomat di questi criminali – dice sconfortato Maurizio – Ho pensato anche di chiudere, ma così andrebbero in strada 15 dipendenti. Cercheremo di resistere fino a quando ne avremo la forza. Sono, però, sicura di una cosa: se noi ci abbiamo rimesso i soldi, lo Stato ci ha sicuramente rimesso la faccia“.
Di seguito il servizio completo di Luca Abete: