Un’indagine dei Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha appurato che le acque reflue della rete fognaria del Comune di Capua finivano direttamente nel fiume Volturno, invece di andare al depuratore. Per questo motivo, le autorità hanno sequestrato, qualche giorno fa, dieci impianti di sollevamento delle acque reflue fognarie e meteoriche del Comune.
Si indaga adesso per i reati di disastro ambientale, sversamento di liquidi nocivi ed immissione in acque superficiali di rifiuti incontrollati. Nell’occhio del ciclone ci sono due funzionari dell’ufficio tecnico comunale, il responsabile della ditta a cui erano stati affidati i lavori di manutenzione degli impianti e due ex sindaci.
Le analisi hanno evidenziato la grande presenza del batterio di escherichia coli, che ha inquinato direttamente il Volturno. Gli accertamenti erano partiti partiti già a maggio, con vari controlli dell’Arpac a tutti gli impianti di sollevamento, da cui è emerso un malfunzionamento generale di tutte le apparecchiature. Da qui il sequestro preventivo.