Atalanta-Napoli: cori beceri al termine della gara e bombe carta contro i napoletani
Dic 04, 2018 - Alina De Stefano
Con una prestazione cinica, pragmatica e decisa il Napoli è riuscito a conquistare i 3 punti a Bergamo contro l’Atalanta. Una partita decisamente ostica e fisica segnata dai goal di Ruiz e Milik, un risultato che sarebbe potuto essere tondo ma che invece è stato macchiato dall’ex azzurro Zapata. A prescindere dal goal della compagine casalinga, il Napoli è riuscito a gestire la forte tensione che questa gara si è trascinata per giorni e a fare risultato con l’atteggiamento di una grande squadra, senza condizionamenti mentali ma investendo tutto in gambe e cervello.
Il clima durante la partita è stato alquanto tranquillo. O meglio, a differenza di quanto tutti prevedevano, insistenti cori anti-napoli e di matrice razzista non ce ne sono stati. Anche perché la posta in gioco era altissima, non soltanto le probabili multe alla società che ne sarebbero scaturite, ma anche la possibilità di sospendere la gara o l’abbandono del campo da gioco da parte degli azzurri. Solo al termine della partita, nei minuti subito dopo il triplice fischio finale, sono stati intonati, come conferma la Gazzetta dello Sport, cori discriminatori del tipo: “Vesuvio Lavali con il fuoco”, provenienti da uno spicchio della curva bergamasca.
Il clima si è inasprito all’esterno dello stadio, testimoniato sia dall’inviato che dalle telecamere della trasmissione sportiva Tiki Taka. Infatti i tifosi bergamaschi avrebbero pianificato un attentato ai tifosi napoletani che ordinatamente stavano defluendo dal settore ospiti, minacciandoli con il lancio di bengala e bombe carte. Per fortuna non ci sono state conseguenze gravi grazie all’intervento delle forse dell’ordine che hanno subito riportato l’ordine.
Ovviamente anche se parliamo di atti di violenza all’esterno dello stadio, sono gesti da condannare soprattutto perché si mette a repentaglio l’incolumità di esseri umani, solo per una gara di calcio. E questo è gravissimo.