Napoli – E’ stata inaugurata a San Domenico Maggiore una grande esposizione di antichi pastori da presepe, con materiali di pregio che hanno tutti una singolare caratteristica: provengono dal sequestro di beni artistici eseguito dai Carabinieri di Napoli col coordinamento della procura d’Isernia.
Tutti questi pezzi unici, quindi, erano esposti nelle case di boss e criminali, oppure in vendita sul mercato nero, in mano a qualche ricettatore. Alcuni esemplari di questa collezione vantano anche una storia secolare e facevano parte dei più antichi e raffinati esempi dell’arte presepiale napoletana. Annegati nelle acque torbide della criminalità, negli interessi personali ed economici, questi capolavori possono tornare a risplendere, ripuliti dal passato infelice.
Organizzata dalla Fondazione Sant’Alfonso Maria dei Liguori nella sala del refettorio, la mostra include anche le dieci scene degli antichi mestieri della collezione Rogiosi e la natività della collezione Alemi. A presentare l’esposizione fra gli altri il sostituto procuratore Ugo Ricciardi, fondatore del Museo permanente del presepe napoletano.
La mostra potrà essere visitata per tutto dicembre e durante le festività natalizie, fino al 6 gennaio. All’inaugurazione ha presenziato anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris.