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Il Natale e le abbuffate: quante calorie contengono i dolci natalizi?

Con il Natale, arrivano i regali, accompagnati da momenti di grande gioia e convivialità. Si dà inizio ad un periodo di grandi pranzi ed altrettanto copiose cene composti rispettivamente da piatti gustosissimi e molto grassi. Non esiste pranzo natalizio senza frutta secca e cassata siciliana, non è Capodanno senza tronchetto al cioccolato, ma soprattutto (tralasciando i piatti salati), non è Natale senza mostacciolo, pandoro e panettone. Ma vi siete mai chiesti quante calorie contengono?

Mostacciolo

Per chi non conosce questo dolce, il mostacciolo è un tipico dolce napoletano. Ha una forma a rombo ed è ricoperto interamente da cioccolato fondente. La caratteristica fondamentale di questo dolce è il pisto. Esso è un insieme di spezie amalgamate tra di loro a formare una pasta molto morbida. Le spezie principali sono cannella, noce moscata, chiodi di garofano e coriandolo.

Questa mistura è anche alla base dei roccocò un altro tipico dolce Campano che non manca mai nel periodo Natalizio. Questo tripudio di gusto dato dal mostacciolo ricoperto di cioccolato ha un apporto calorico molto alto. Si parla di ben 434 chilocalorie per soli 100 grammi. Una vera bomba di energia che da un bel colpo di grazia alle innumerevoli calorie ingerite con i piatti salati, ma si sa il Natale viene una volta all’anno e qualche “sgarro” in più ci vuole!

Pandoro

Un evergreen che non manca mai sulle tavole Natalizie di ogni famiglia è il pandoro. Esso viene molto apprezzato per la sua pasta morbida. E’ un piacere addentare una fetta di pandoro in compagnia mentre si gioca a tombola. E’ uno dei dolci più comprati a Natale ed anche quello preferito, specialmente dai bambini. Il suo segreto? La pasta dorata, l’inconfondibile morbidezza e la conseguente “apparente” leggerezza.

In realtà dietro l’innocente fetta di pandoro ci sono ben 410 chilocalorie di energia! E’ infatti uno dei dolci più calorici esistenti. Per fare un ottimo pandoro gli ingredienti sono uova, farina, zucchero, burro e lievito, se si sommano le loro calorie avremmo un apporto energetico notevole e smaltirle non è un gioco da ragazzi.

Panettone

L’anno scorso questo dolce è stato venduto molto di più del pandoro. Secondo l’Aidepi, l’Associazione delle industrie e del dolce e della pasta Italia, ha registrato una produzione massiva di 37.092 tonnellate di panettone con un valore economico di 245 milioni di euro battendo di molto la produzione del pandoro di circa 32.500 tonnellate con un valore economico di circa 226 milioni di euro.

Non c’è crisi quando si parla di panettone e pandoro eppure il dolce morbido con uvetta secca e canditi l’anno scorso è stato il più comprato. Questo dolce, rispetto al suo acerrimo nemico ha un apporto calorico ben minore seppur sempre notevole. Sono infatti 365 le chilocalorie che contiene per 100 grammi, ossia una fetta corposa.

Cassata siciliana

Una vera e propria estasi di gusto e tradizione la porta sicuramente la cassata siciliana. E’ uno dei dolci più complicati da realizzare, per via delle decorazioni e del sapore dolce dato dalla ricotta dolce, dal pan di spagna e dallo zucchero. Per chi non ama la glassa esiste anche la versione al forno. Inizialmente è nata come dolce Pasquale, ma grazia al suo gusto unico oggi è un dolce largamente consumato in tutti i periodi.

Ma qual’è il suo apporto calorico ? Contiene ben più di 500 chilocalorie per 100 grammi. La cassata ha un apporto calorico così grande perchè gli ingredienti usati hanno un alto indice glicemico, in più il peso di 100 grammi si raggiunge con una piccola fetta proprio perchè è un dolce molto denso.

Come comportarsi durante le feste?

A battere quindi il record dei dolci più calorici c’è proprio la cassata siciliana, ma poco importa poichè il Natale viene una volta all’anno e queste prelibatezze di solito si gustano proprio in questo periodo. Ciò non toglie che siano comunque grassi e ricchi di zuccheri ed aggiunti ad una cena già di per sè grassa, apportare ulteriore energia non è proprio la soluzione più indicata, ma nonostante tutto il segreto non è mangiare poco nei giorni di festa, ma farlo nei giorni non festivi.

Purtroppo nei giorni successivi al Natale si tende a consumare gli avanzi che purtroppo rimangono sempre. Un metodo per poter mitigare i danni delle feste sarebbe aumentare l’attività fisica che andrebbe a bruciare i grassi assunti durante i pasti, ma i giorni di festa sono fatti proprio perchè liberi da stress e da regole alimentari, quindi godersi un periodo di meritato relax a prescindere dall’alimentazione non fa mai male.

FONTI

Panorama.it

Giallozafferano.it

Calorie.it