Un equilibrio compromesso che può avere risvolti devastanti per l’ambiente generando eventi anche catastrofici, come ad esempio la formazione di trombe marine. Il movimento dell’aria, in questi casi, avviene con lo scontro tra l’aria ascendente riscaldata dalla superficie dell’acqua, e l’aria fredda discendente da quote più elevate.
Così, in mare, si forma una tromba d’aria chiamata waterspout, come quella formatasi a Salerno il 20 novembre scorso.
La temperatura del mare, ha spiegato l’Arpac, si è mantenuta sempre sui 21° C, un dato troppo alto che, se dovesse confermarsi anche in futuro, potrebbe causare ancora fenomeni atmosferici estremi anche nelle nostre zone.