Nel post-gara di Turris-Portici hanno parlato il tecnico dei corallini, Franco Fabiano, ed il bomber Fabio Longo. Ecco cosa hanno dichiarato. Fabiano: “La cosa più bella è aver entusiasmato una città intera. Oggi si respira un bel clima a Torre del Greco. Longo è la nostra punta di diamante, ma dietro di lui c’è un grande lavoro da parte di tutta la squadra. Fa piacere anche per Cunzi, meritava il gol e, come ho detto sempre, è un giocatore importante per noi“.
Prosegue: “Questo collettivo ha grandi qualità tecniche ma soprattutto morali. Prima di avere grandi giocatori, bisogna avere grandi uomini. Ed io ho trovato un gruppo straordinario. Il Bari? Non lo guardiamo, è fuori classifica. Non ce l’ho con la squadra o con l’allenatore. In questo momento, è come se il Bari fosse la Juventus e noi, invece, il Napoli. Quando De Laurentiis afferma che la Juve fa il babà, adesso il Bari fa un babà contro 20 squadre che corrono e lottano. Io non li vedo in Serie C, ma in Serie A, quindi gli faccio gli auguri per tornare quanto prima in quella categoria. Però le regole ci sono e devono essere valide per tutti. Se la Turris fallisce, inizia dalla Terza Categoria. Perché?”
Le dichiarazioni di Longo: “Il mio dovere è far divertire i tifosi, oggi era importante vincere e ci siamo riusciti. L’affetto dei bambini? E’ una bellissima sensazione, perché significa che stiamo costruendo qualcosa di importante in una città meravigliosa. Per me è un motivo d’orgoglio. Mi sento uno dei tanti di questa squadra, con il gruppo si ottengono i risultati. La verità è questa. Se faccio bene, è merito della squadra e non solo mio. Momento di grazia? Si, sto bene. Ho degli obiettivi da raggiungere che mi prefisso ogni anno e sono contento. Con Colantonio ho un rapporto che va al di là del calcio. Ho avuto tante richieste, ma non ho mai preso in mano il telefono. L’obiettivo è rimanere qui, con la Turris, il più a lungo possibile. Poi il calcio è dinamico, si vive giorno per giorno“.