Il cuore di Enzo Di Stazio, medico ucciso da una meningite fulminante, ha salvato la vita di un 14enne. Non hanno avuto dubbi i familiari di Di Stazio dopo il suo decesso martedì scorso: i suoi organi dovevano essere donati. Chissà quante volte, in vita, ha salvato la vita degli altri, fedele alla sua missione di medico, cosa che è accaduta anche dopo la sua dipartita. Ad essere salvato è un ragazzino di Scafati, Alessio Carillo, che da tempo aspettava un donatore per il suo cuore malandato e che ora potrà ritornare a sorridere dopo il trapianto che avverrà all’ospedale Monaldi.
La notizia è stata accolta con grande commozione da amici e parenti del ragazzo, ma anche dalle due comunità di Grumo Nevano e Mugnano che dopo le lacrime sono consapevoli che Enzo tornerà a “vivere” in Alessio. I funerali di Di Stazio, che lascia moglie e tre figli, si sono svolti ieri nella basilica pontificia San Tammaro di Grumo
Nevano, officiati da don Giuseppe Filocamo (zio del defunto) e dal parroco don Alfonso D’Errico. Commozione e chiesa gremita per il chirurgo della clinica Villa Dei Fiori di Mugnano, deceduto all’ospedale Cotugno dopo il ricovero nella notte di Capodanno.