“Dobbiamo recuperare anni e anni di discredito che ci hanno lanciato addosso -le parole riportate da La Repubblica – ma queste cose non sono casuali. Se blocchiamo la mobilità passiva, ovvero la quantità di cittadini campani che vanno ad operarsi fuori regione, alcuni ospedali del nord dovrebbero chiudere perché vivono con i 300 milioni che la campania trasferisce al nord. Il conflitto d’interesse c’è”.
Poi continua: “Noi avremmo dovuto chiudere due dea di secondo livello ad Avellino e Benevento sguarnendo le province e non lo abbiamo fatto. E adesso ci precisano che ci sono da tagliare altre 60 strutture complesse aperte negli anni passati per ragioni clientelari. Abbiamo fatto un miracolo e mi dovreste fare una statua. Ma adesso porta seccia, magari tra 200 o 300 anni…”.