Sant’Antimo – Nonostante la costante “fuga di cervelli”, nonostante uno Stato che non valorizza i giovani talenti, nonostante il fatto che sia difficile per un giovane affermarsi al Sud, la nostra terra continua a sfornare professionisti brillanti che si affermano nel proprio settore di competenza, spesso rivoluzionandolo. E’ il caso di Francesco Segreto, giovanissimo medico di Sant’Antimo specializzato in chirurgia plastica.
Già tre anni fa, a soli 28 anni, firmò uno studio sulla contrattura capsulare conseguente ad interventi al seno come ricostruzione mammaria e mastoplastica. Segreto, insieme al suo team dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, aveva scoperto una particolare ghiandola che causava le principali contrazioni che impediscono il processo di ricostruzione. Grazie alle sue ricerche, il giovane aveva iniziato a collaborare con Plastic and Reconstructive Surgery, il più importante magazine al mondo in chirurgia plastica.
In questi anni, sempre insieme al suo team, il giovane dottore ha elaborato un modello fisico-matematico in grado di analizzare e dimostrare le sue scoperte: “Siamo partiti dagli interventi di lifting delle braccia – spiega lui stesso – che sono tra quelli ad alto rischio di complicanze cicatriziali: l’applicazione del modello fisico-matematico che abbiamo elaborato ci ha permesso di dimostrare come il posizionamento dell’incisione chirurgica in una sede specifica fosse associato ad una ridotta tensione sulla ferita, determinando una minore incidenza di cicatrici ipertrofiche”.
In base a queste ricerche ha intrapreso il progetto “Innesti Stem”, per la guarigione di tali ferite e cicatrici. Tale progetto gli è valso il premio come miglior ricercatore under 35 per la sesta edizione di “GiovedìScienza”. Oltre all’orgoglio per un simile riconoscimento Segreto ha ricevuto anche 5.000 euro e la possibilità di presentare le sue scoperte nella prossima edizione dell’evento.
E’ solo l’ultimo dei successi del medico campano. Francesco Segreto aveva completato i suoi studi ad Harvard ed oggi lavora come ricercatore presso il Centro di Ricerca Chirurgia Ricostruttiva dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.