Nel 2014 possiamo dire liberamente di vivere nell’era della massima comunicazione,ma cosa succede se le innumerevoli applicazioni, inventate per comunicare velocemente, improvvisamente vengono meno?
Negli ultimi mesi è successo più volte che la famosa applicazione di messaggistica istantanea, WhatsApp, sia stata out per qualche ora. Ore di panico e agitazione tra i giovanissimi e meno giovani che si sono ritrovati a fare i conti con quella che in effetti era la nostra vita prima della venuta di tutte queste nuove tecnologie.
Visto lo sconforto avvenuto per l’improvviso mal funzionamento di WhatsApp e l’incapacità di comunicare senza, c’è da chiedersi se davvero siamo noi i figli dell’era della comunicazione, noi che senza una faccina colorata non sappiamo più comunicare i nostri stati d’animo.
Quante cose si perdono di vista per stare sempre con la testa bassa sul proprio smartphone? Tantissime e diversi video pubblicati in rete hanno provato a sollecitare lo stop a questa estenuante dipendenza, uno tra i tanti che sta riscuotendo maggiormente successo è un video parodia, dal titolo WhatsApp Down, che sottolinea come ognuno di noi, pur ammettendo di rado, la gravità di questa folle dipendenza da messaggistica istantanea, torna sempre a comunicare unicamente attraverso il proprio smartphone come se fosse una linfa vitale.