Le parole di Claudio Baglioni sulla questione migranti sembrano non essere piaciute ai dirigenti Rai. Il noto cantautore, durante la conferenza stampa di presentazione della prossima edizione di Sanremo, nel commentare la questione Sea Watch e Sea Eye (poi “risolta” con lo sbarco a Malta) aveva detto: “Se non fosse drammatica la situazione di oggi, ci sarebbe da ridere. Ci sono milioni di persone in movimento, non si può pensare di risolvere il problema evitando lo sbarco di 40-50 persone, siamo un po’ alla farsa. Credo che le misure prese dall’attuale governo, come da quelli precedenti, non siano assolutamente all’altezza della situazione“.
Parole, quelle dell’attuale direttore artistico della kermesse musicale, che hanno trovato la pronta risposta di Matteo Salvini via Twitter: “Baglioni? Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo“. E così in poche ore la polemica è cresciuta a dismisura travolgendo anche le “stanze” di Viale Mazzini, molte fresche di rinnovi. Fra tutti a sembrare più infastidita è stata il direttore di Rai 1, Teresa De Santis.
Secondo fonti vicine alla De Santis, come riportato dal quotidiano La Stampa, le parole pronunciate dal cantante avrebbero fatto tramontare definitivamente la possibilità di vederlo a Sanremo anche il prossimo anno. Sempre secondo indiscrezioni, infatti, Baglioni avrebbe sbagliato i modi dell’intervento, ritenuti fuori contesto. Se la cosa dovesse essere confermata non sarebbe uno scandalo definirla “censura“, anche perché la De Santis (per molti simpatizzante leghista) non ha scelto lei Baglioni: uno che si è sempre dichiarato pro-migranti.
La reazione stizzita di Teresa De Santis e la conseguente decisione di silurare Baglioni, tuttavia, così come raccontate dal quotidiano torinese sembrano più un gossip che una cronaca vera e propria. Il pezzo, infatti, cita fonti “vicine al direttore di Rai Uno”, dunque riporta semplicemente delle voci. Un retroscena che non trova altri riscontri, eccetto questo malumore ipoteticamente riportato da terze persone.
La questione, ovviamente, ha fatto subito il giro del web con gli utenti letteralmente divisi. Se da una parte, infatti, c’è chi si scaglia contro Salvini, per la questione dei 49 milioni, e a favore di Baglioni, autore di diverse donazioni per i paesi terremotati; dall’altra c’è chi ha visto nelle parole del direttore artistico una “pubblicità” buona, e costruita ad hoc, per il prossimo Festival di Sanremo da troppi anni in affanno con gli ascolti.