L’azienda cambia sede e i lavoratori sono preoccupati per il loro posto di lavoro. La vicenda è quella della Ottimax (specializzato in prodotti di bricolage) di Afragola, nei pressi delle “Porte di Napoli”, che ha deciso di dislocare il suo store a Catania, annunciando il pronto trasferimento di tutti i dipendenti. L’operazione rischia di mandare in mezzo ad una strada ben 67 le famiglie ed ha scatenato (con giusta ragione) l’ira dei dipendenti che nei giorni scorsi hanno inscenato un sit-in di protesta, davanti allo store.
“Siamo qua a manifestare per quello che sta accadendo, siamo i dipendenti Ottimax Afragola che da 3 anni lavorano in questo punto vendita. All’improvviso ci hanno detto che il negozio chiude definitivamente al pubblico il 28 febbraio per aprire a Catania“, ha spiegato una dipendente. Il trasferimento improvviso puzza (a detta dei lavoratori) di licenziamento mascherato, visto che non tutti avranno la possibilità di trasferirsi: “Persone che lavorano part-time hanno una retribuzione di €800 al mese. Qui hanno mariti, mogli, figli, e spostarsi con i turni che facciamo, sei giorni alla settimana, significa non avere neanche la possibilità eventualmente di tornare dalle loro famiglie oppure di pagarsi una casa là e poi contemporaneamente dare da mangiare ai figli“.
La motivazione che avrebbe spinto Ottimax a dislocare sarebbe l’impossibilità di poter pagare gli affitti per i magazzini di Afragola, ma i dipendenti denunciano cose ben più diverse: “Da tre anni fanno attività antisindacali, non vogliono introdurre sindacati in azienda per tutelarci da quello che sta accadendo. Dal 21 al 31 dicembre 2018 hanno messo sconti dal 50 al 70%, e un’azienda di questa portata con questi sconti va totalmente sottocosto, quindi non c’è margine di guadagno“.
“Ci hanno detto di stare tranquilli, ma invece il negozio chiude“, ha concluso la dipendente prima di lanciare un appello alle istituzioni: “Abbiamo bisogno di tutti: dell’opinione pubblica, della politica. In Campania ormai sono all’ordine del giorno queste tragedie. I politici vengano qui per vedere cosa sta succedendo“. I dipendenti, ora, hanno tempo fino al prossimo 30 aprile per decidere se accettare o meno il trasferimento.
Di seguito il video-denuncia diffuso da Laboratorio Politico Iskra: