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Saviano: “Bomba da Sorbillo? Le paranze tornano di nuovo al racket”

Roberto Saviano, giornalista e scrittore napoletano reso famosissimo in tutto il mondo per il suo romanzo rivelazione “Gomorra” che trattava in maniera approfondita la genesi e le losche attività delle organizzazione criminali ha rilasciato una lunga intervista a huffingtonpost.it in cui ha affrontato diversi temi.

In primis, il fatto di cronaca più eclatante che è l’attentato a Sorbillo: È un atto gravissimo l’attentato a Sorbillo. Il centro storico è un territorio che da anni sconta la presenza asfissiante di una camorra nuova, la camorra delle paranze. Che, seppur aggredita, non solo non è sconfitta ma fonda il suo controllo militare sull’estorsione. Le paranze introducono di nuovo il controllo del territorio tramite l’estorsione, questo è il punto”.

Quindi Saviano non ha dubbi, anche nel caso di Sorbillo, si tratta di estorsione, e per tale motivo ha provato a spiegare in cosa consiste questa parola che abbraccia diversi significati e si può palesare in diverso modo: L’estorsione è una pratica che spesso genera diffidenza nella popolazione verso il potere criminale perché è come una tassa ulteriore da pagare. Ma quando il racket viene rintrodotto e quindi l’estorsione viene pagata? Quando l’organizzazione ti dà, in cambio, una serie di servizi. Quindi se tu paghi l’estorsione non solo non subisci rapine, ma, ad esempio, puoi usufruire dei servizi di imprese edili vicine ai clan a prezzi più bassi. Insomma, paghi l’estorsione e hai accesso a una economia criminale complessa che riesce anche a portare vantaggi”.

Una situazione, quella dell’illegalità e della forza criminale che secondo Saviano non è stata mai affrontata nel modo giusto, né a livello locale né nazionale. E infatti non risparmia a esternate le sue critiche verso diverse figure politiche: De Magistris ha fatto una narrazione di ripulitura della città che ovviamente non esisteva. Va detto che è stato lasciato solo, da questo governo e da quello precedente. La disattenzione del governo nazionale è stata abnorme. La campagna elettorale è stata superficialissima su questi temi. Negli anni si è delegato solo alla repressione e alle manette la soluzione di questi problemi”.

Senza risparmiare critiche a Salvini: Ha fiuto e intuito da sciacallo, la sua unica qualità in un uomo senza qualità, quella di sentire quale è la mossa da fare, una mossa che, intendiamoci, è solo teatrale. La Lega è stato il partito con maggiori responsabilità politiche, politiche ancor prima che giudiziarie, sull’infiltrazione del potere criminale nel Nord, quindi se c’è una persona con meno vocazione e capacità antimafia quella è proprio Salvini, ma lui sfrutta da sciacallo qualsiasi occasione possibile per poter, senza risolvere nulla, intestarsi un intervento”.

E ricala la dose sostenendo che:Lo porterò in tribunale, costringendolo a dire la verità, per chiarire alcune vicende ancora oscure del suo rapporto con i 49 milioni di euro che la Lega ha rubato agli italiani. Salvini è un esponente di punta della Lega da almeno 20 anni, nonostante voglia far credere di essere arrivato da Marte la settimana scorsa”

Decisamente netto il suo distacco verso un “pensiero comune” e cioè che anche l’immigrazione ha dato man forte alle organizzazioni mafiose: Ogni qual volta si lasciano migranti senza diritti, si stanno dando eserciti alle organizzazioni criminali. Più ci sono diritti, per gli italiani e per gli stranieri, più le organizzazioni perdono manodopera. E le organizzazione nigeriane presenti a Castel Volturno esistono da decenni precedenti gli sbarchi. È una cazzata dire che sono frutto dell’immigrazione”.