Durante la partita Inter-Napoli del 26 dicembre, oltre alla tragedia avvenuta fuori lo stadio, quello che ha fatto maggior scalpore è stato la squalifica a Kalidou Koulibaly. Il giocatore azzurro era stato ammonito dall’arbitro e, dopo aver protestato con un applauso, ha ottenuto un rosso e la squalifica per due giornate. Pertanto il senegalese non potrebbe giocare nemmeno il prossimo match di domenica contro la Lazio.
Il provvedimento arbitrale è stato molto discusso vista la situazione che si era venuta a creare fra gli spalti. I tifosi neroazzurri, durante tutta la partita, si erano esibiti con cori razzisti nei confronti di Koulibaly, apostrofandolo con versi scimmieschi. La reazione dell’azzurro all’ammonizione sarebbe, quindi, stata conseguente ad una situazione di stress dovuta ai continui e costanti insulti.
A questo si è appigliata la SSC Napoli nel fare ricorso presso la Corte Federale d’Appello della Figc. Oggi si è tenuta l’udienza, dove Koulibaly si è presentato accompagnato dall’avvocato della società, Mattia Grassani, e dal presidente Aurelio De Laurentiis. L’obiettivo era quello di annullare la squalifica per la seconda giornata, consentendo al giocatore di prendere parte a Napoli-Lazio.
Il dibattimento è durato circa 45 minuti, ma la società è poco fiduciosa. L’orientamento dei giudici è sembrato quello di rigettare il ricorso e, quindi, confermare la squalifica. E’ molto probabile che Koulibaly assisterà alla prossima sfida dagli spalti.