Mentre la Sea Watch è arrivata nelle acque italiane, il sindaco de Magistris ribadisce in una lettera al comandante la disponibilità del porto di Napoli ad accoglierli. La Sea Watch ha recuperato, a largo delle coste libiche, 47 immigrati ed è in cerca di un porto sicuro: in mattinata è arrivata in acque italiane (Siracusa). Dal Comune di Napoli confermano, come già fatto “nell’incontro che si è tenuto a Malta nelle scorse settimane con il vicesindaco di Napoli“, che andando “verso Napoli troverà un porto aperto“.
Da Palazzo San Giacomo fanno sapere, inoltre, che “nessun atto di chiusura dei porti è mai stato emanato, che le Autorità portuali sono sempre pronte ad accogliere le legittime richieste di chi chiede ospitalità“. “Napoli è una città profondamente democratica – viene ancora scritto – in ogni sua istituzione, con una catena umanitaria composta da circa seimila persone“.
Il nuovo caso Sea Watch arriva dopo la “tragica morte di oltre cento persone che inseguivano il desiderio di una vita almeno decente“, ma il sindaco “seguirà e tutelerà il vostro arrivo“. “A lei le valutazioni, a noi l’onore, se così sarà, di testimoniare con i fatti che l’amore per il prossimo non conosce distinzioni di pelle, sesso, razza, lingua e religione. Le siamo vicino e la salutiamo con profonda ammirazione e stima“, si conclude la lettera.