Con una squadra fragile di motivazione e singhiozzante nel gioco, il Napoli esce, con tanto di porta in faccia, anche dalla seconda e valida competizione dalla quale ci si aspettava di più, molto di più: la Coppa Italia, o come direbbero i precisini la Tim Cup 2019. Ma di certo, ora come si dice o no, poco interessa al Napoli e alla piazza napoletana. Per loro, se ne parla l’anno prossimo.
La partita di ieri contro il Milan è stata una gara di trasfigurazione. Si, una partita in cui tutti i calciatori scelti e coinvolti per disputare questa partita così importante, valida per la semifinale di Coppa, si sono presentati nella loro veste fisica e mentale peggiore di sempre. Tutti speravamo che nel martedì di Coppa, contro la milanese, il Napoli avrebbe potuto ribaltare quell’amaro 0 a 0 di sabato, risultato così stretto e asfissiante, nonostante la partita molla e poco incisiva degli azzurri. E invece non solo ha bissato una prestazione soporifera ed elementare, ma ha ceduto senza troppe insistenze, il palcoscenico verde al Milan e al prestigioso talento di Piatek, che con due tiri secchi ha silenziato un Napoli già senza voce e che non è riuscito a cambiare il risultato nemmeno con a disposizione un secondo tempo intero, oltre all’abbondante metà del primo.
Questo atteggiamento non è da Napoli. Ieri è mancato Allan, presente fisicamente ma con la testa probabilmente a Parigi, Fabian Ruiz inventato in una posizione più esterna che lo ha punito e fagocitato, dal lato opposto Zielinski ormai fantasma da diverse gare, Diawara solo tanta foga giovanile, Maksimovic responsabile del primo goal di Piatek e protagonista di una prestazione al di sotto della mediocrità. L’ attacco poco fulgido e pericoloso con un Insigne nervoso e a digiuno di goal da più di 80 giorni, Milik servito poco da un centrocampo che non ha funzionato per niente e neanche l’entrata di Mertens è valsa a muovere qualcosa. Una serata no!
Ora non resta che sperare e credere nell’ Europa League, una competizione che il Napoli deve assolutamente portare avanti e non con l’atteggiamento di ieri. In campo è mancato il Napoli mordace, combattivo instancabile e dinamico di sempre. Un Napoli che non abbassa il capo, e non quello remissivo di ieri. E fare ulteriori figure mediocri in Europa League, una competizione che non permette distrazioni, sarebbe davvero dura da digerire. Per tutti.