Nel carcere di Poggioreale un detenuto ha prima bevuto del detersivo e poi ha tentato di impiccarsi. Un gesto esasperato (come tanti altri registrati nelle carceri italiane) che per fortuna non ha portato ad una conclusione tragica, con l’uomo (43 anni) che è stato salvato in extremis. A diffondere la notizia, con un comunicato, è il segretario regionale dell’Unione Sindacati della Polizia Penitenziaria, Ciro Auricchio.
L’episodio arriva dopo «due giorni di ordinaria follia nelle carceri campane», sostiene Auricchio. Infatti, è notizia di ieri che nel penitenziario avellinese di Ariano Irpino un detenuto ha aggredito a calci e pugni un assistente della Polizia, poi colpito anche con un estintore. Ma non solo. Il “degrado” che caratterizza le patrie galere riguarda anche il raggiro delle più semplici norme di sicurezza carceraria. Ne sono l’esempio il pacco ritrovato a Carinola con dentro un watch-phone e le dosi di hashish trovate addosso ad alcuni familiari di detenuti, prima dei colloqui.
Auricchio chiede, pertanto, l’intervento delle istituzioni e «misure urgenti» per «scongiurare la deriva del sistema penitenziario».