Durante dei lavori di riqualificazione nella piazza Don Mosè Mascolo di Sant’Antonio Abate, è stato scoperto un antico asse viario ampio circa 4 metri, bordato ai due lati da blocchi di pietra calcarea. Questa strada doveva congiungere i centri antichi di Stabiae e Nuceria ed ha lo stesso orientamento dell’asse attuale che collega Castellammare di Stabia a Nocera Inferiore.
Lungo questo percorso, che metteva in comunicazione la piana interna con la costa, furono costruite ville rustiche, alcune delle quali scoperte negli ultimi tre secoli proprio a Sant’Antonio Abate, restituendo sale affrescate, scultre, ceramiche inghiottite dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
Le indagini in corso hanno rivelato che il tratto di strada messo in luce è successivo all’eruzione, e le ricerche future permetteranno di stabilire se si tratti di un rifacimento di via Nuceria-Stabiae, realizzato subito dopo la catastrofe, o più tardi, all’epoca dell’imperatore Adriano.
La scoperta ha destato entusiasmo a Sant’Antonio Abate, con l’Amministrazione Comunale che spinge a rielaborare il progetto di sistemazione della piazza per tutelare l’evidenza archeologica.