Memoria delle Vittime Unità d’Italia: a Gaeta sventolerà la bandiera delle Due Sicilie
Feb 13, 2019 - Francesco Pipitone
Un Giorno della Memoria per le Vittime dell’Unità d’Italia. Seppur non riconosciuto dalle istituzioni, tale ricorrenza è osservata dal Movimento Neoborbonico che ogni 13 febbraio, con un minuto di silenzio alle ore 18:15, ricorda la caduta di Gaeta, l’atto finale di una storia di Napoli capitale lunga sei secoli e del Regno delle Due Sicilie. Da quel momento in poi si sarebbe aperta la guerra al cosiddetto “brigantaggio”, che altro non era se non una guerra civile tra il neonato Regno d’Italia e i partigiani duosiciliani.
Una guerra civile che penalizzò principalmente i civili, essendosi verificati diversi tra eccidi e massacri compiuti dal Regio Esercito Italiano. Grida ancora giustizia il sangue di Pontelandolfo, Casalduni, Bronte, Auletta, Somma Vesuviana e altri. Barbari massacri in nome di un’Unità d’Italia imposta con la forza alla gente, di cui solo oggi si sta cominciando a discutere: se ne è parlato perfino alla Rai, mentre in comuni da Nord a Sud si stanno verificando iniziative quali la revoca degli onori ad Enrico Cialdini, generale dell’esercito piemontese che si contraddistinse per la ferocia omicida e criminale contro le popolazioni meridionali. Fu proprio Cialdini a ordinare di bombardare Gaeta senza sosta, nonostante Francesco II di Borbone si fosse arreso, aggiungendo sangue a sangue del tutto inutilmente.
Anche quest’anno, oltre a osservare il Giorno della Memoria per le Vittime dell’Unità d’Italia, il Movimento Neoborbonico ha organizzato 3 giorni di eventi a Gaeta. Dal 15 al 17 febbraio 2019 avranno luogo convegni, libri, visite, mostre, dibattiti, concerti, recital e cerimonie religiose. Il tutto culminerà domenica 17 febbraio, alle ore 12:00, con l’Alzabandiera sulla sulla Batteria del Re, seguita dalla cerimonia dei fiori con un fiore per ogni giovane soldato caduto.
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