Libero attacca ancora il Sud. Il giornale, fondato e guidato da Vittorio Feltri, è da tutti conosciuto per i titoli razzisti e omofobi schiaffati in prima pagina. Dagli attacchi gratuiti agli immigrati fino ad associare il calo del Pil ai gay.
Tutti questi titoli pessimi e provocatori fatti per attirare l’attenzione su di se sono dovuti ad un drastico calo di vendite del giornale. A dissociarsi da tutto ciò anche le pubblicità che compaiono sul quotidiano: infatti, circa un mese fa, Libero ha perso oltre ai lettori anche diverse pubblicità.
L’argomento di questa volta è l’autonomia. Una cosa tanto cara ad alcuni territori del nord Italia. Come poteva il quotidiano di Belpietro evitare di attaccare il sud? A quanto pare non ci riesce. Come si evince da quanto scritto in prima pagina il sud “ha paura” di perdere la pappa.
Cavalcando il classico stereotipo del nord operoso e il sud sfaccendato e sprecone, Libero neanche questa volta si esime dall’attaccare le regioni meridionali. Il vicepremier pentastellato, Luigi Di Maio, recentemente ha sottolineato in un post fb come giornali come Libero e tanti altri perderanno il finanziamento pubblico nel giro di tre anni.