Luigi Esposito, fioraio di 53 anni che dall’età di 13 anni lavora all’angolo di largo Ferrandina a Chiaia, ha avuto la strepitosa idea di esporre accanto ai suoi fiori ceste colme di libri da regalare ai passanti.
Il suo obiettivo, spiega l’uomo in una intervista rilasciata ad Anna Laura De Rosa giornalista di La Repubblica, è quello di incentivare persone di tutte le età a leggere per espandere la propria immaginazione in un’era sempre più digitale, in cui non si fa altro che correre da una parte all’altra senza togliere lo sguardo dal cellulare.
«Perché lo faccio? Amo leggere, mi entusiasma. Voglio essere ancora capace di immaginare, in un’era in cui conoscenza e fantasia spesso si riducono a uno smartphone, e le persone camminano con la testa bassa sui cellulari. Un libro allarga gli orizzonti, ci aiuta a conoscere gli altri. Ci rende migliori. E regalare libri può essere un modo per convincere la gente a leggere».
L’idea, spiega sempre a La Repubblica, gli è venuta in mente così:
«Un passante mi chiese di prestargli un giallo di Maurizio De Giovanni che avevo sul banco. Così pensai al book crossing e i miei clienti cominciarono a regalarmi i libri di cui dovevano disfarsi. Sono giudici, medici, notai, avvocati. Gente che ha studiato davvero».
Un enorme gesto d’affetto dell’uomo verso i suoi concittadini, un gesto che fa riflettere sul fatto che, al nostro cuore farebbe bene, non soltanto mangiare sano, ma per completare la ricetta ci vorrebbe anche un po’ di altruismo.
Come questo fioraio che nel suo piccolo, fa il possibile per regalarci un attimo da dedicare a noi stessi, per distaccarci per un po’ dalla frenetica routine; un amico, che ci consiglia un buon libro.