La camorra la farebbe da padrona in alcuni ospedali napoletani. A sostenerlo, dal palco di un evento proprio sulla sanità organizzato alla Mostra d’Oltremare, è il governatore della Campania Vincenzo De Luca. “Andremo avanti nella sanità senza farci condizionare dalla camorra che abbiamo ancora in qualche ospedale – ha detto – altro che formiche, quella si chiama camorra, se non lo avete ancora capito“. Il chiaro riferimento è per la questione che ha colpito il San Giovanni Bosco (senza dimenticare il recente caso di blatte al Pellegrini)e che ha causato un vero e proprio “terremoto” nella sanità campana, con cambi di nomine e blitz da parte del Ministero.
Proprio il Ministero, nella persona di Giulia Grillo, finisce nel mirino di De Luca che si inalbera quando sente parlare della nomina di un nuovo commissario al suo posto. Anzi ‘O Sceriffo rilancia: “Non si permetta più nessuno di parlare di commissariamento, dalla prossima settimana avvieremo la diffida formale perché il ministero certifichi l’uscita del Campania dal piano di rientro. La Campania deve tornare all’ordinaria amministrazione, che rimarrà sempre nelle mani del presidente, ve lo dico subito”
Parole chiare che suonano come un vero e proprio lancio del guanto di sfida alla Grillo e che arrivano prima di un nuovo attacco: “Stamattina ho letto che il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha deciso di assumere nel suo staff a Roma un mental coach, un preparatore mentale. Condivido questa scelta, la ritengo necessaria. Anzi, urgente“.