False fatturazioni e frode fiscale, sono queste le accuse pesantissime mosse dalla Procura di Napoli che ha messo agli arresti domiciliari ben sette persone. Tra queste ci sono diverse figure professionali che erano coinvolte nel progetto di riqualificazione dell’Asse Costiero, che comprende via Marina e tutta la parte d’accesso alla città partenopea dal fronte orientale.
Oltre all’arresto, è scattato anche il sequestro preventivo di circa 443 milioni di euro. Secondo quanto emerso dalle indagini ci sarebbe stata da parte di alcune persone coinvolte, una vera e propria frode fiscale in quanto sono state emesse delle fatture montate, inesistenti che hanno lievitato a dismisura i prezzi per la riqualificazione della zona.
In sintesi, non solo i lavori già da anni lentissimi, hanno contribuito a rendere via Marina un cantiere che non dà di certo una bella immagine alla nostra città, ma la frode scoperta rallenterà ancora di più i lavori e a pagare di tutto questo saranno sempre e soli i cittadini.