Gino Sorbillo, a poco più di un mese dall’attentato alla sua pizzeria, ha commentato così gli spari che hanno colpito il locale del suo collega, Di Matteo: “Ieri abbiamo fatto un altro passo indietro qui nel centro di Napoli, siamo tornati alla notte del 16 gennaio. Quello che è accaduto a Di Matteo dimostra quanto il centro storico viva un momento difficile, forse il più difficile degli ultimi tempi”.
“C’è un popolo di giorno di commercianti, studenti, giovani, turisti che vivono Napoli in modo sano – le sue parole riportate da Il Mattino – e poi c’è un popolo di notte che scende in strada e intimorisce i commercianti: sono delinquenti che mettono in campo azioni eclatanti. So anche che fanno rapine alle 6-7 del mattino, quando le attività come i bar cominciano ad aprire”.
Sorbillo spiega che c’è “fiducia nello Stato, le forze dell’ordine monitorano la zona, però improvvisamente delle teste calde ci fanno fare salti indietro di anni. E sta avvenendo ogni giorno. Io ho fatto rumore dopo l’episodio contro il mio locale, per il bene anche degli altri commercianti. Per far capire che serve una stretta al centro storico, si devono bonificare i vicoletti”.