Non riescono a capire quello che dice l’imputato, il processo è da rifare. L’incredibile caso accade in Veneto, dove i giudici del Tribunale collegiale di Belluno non sono riusciti a “decifrare” il casertano dopo ben 3 mesi trascorsi dall’inizio del processo. La questione si fa abbastanza seria, poiché il processo riguarda un caso di violenza sessuale; e, adesso, rischia di dover ricominciare daccapo.
La notizia è stata diffusa dal Gazzettino Veneto. Sarà necessario trascrivere ben 26 ore di registrazioni di insulti, minacce ed aggressioni rivolte alla compagna dell’imputato casertano. Dopo uno stallo durato mesi, però, pare ci sia una svolta. E’ stato trovato un “interprete” che avrà il compito di tradurre in italiano tutte queste ore di registrazioni. Il traduttore arriva dal comando dei carabinieri di Belluno. C’è un unico problema: ha chiesto 90 giorni di tempo per completare le traduzioni.