Napoli – Nel momento esatto in cui venne anche solo ipotizzata l’idea del reddito di cittadinanza iniziarono a fioccare offese di ogni tipo contro i meridionali. Secondo affermati giornalisti, quotidiani nazionali come “Libero” e tanti rappresentanti della politica italiana, tale sussidio sarebbe stato utilizzato dai soliti “meridionali fannulloni”.
Utilizzando ragionamenti di lombrosiana memoria in molti affermarono che nel Sud Italia ed, in particolare, a Napoli il reddito di cittadinanza non avrebbe fatto altro che autorizzare a non lavorare, citando il milionario Briatore “a venir pagati per stare sul divano a poltrire”. Altri, meno drastici, affermavano che, sempre principalmente a Napoli, si sarebbe fatto di tutto per frodare lo Stato ed ottenere tale sussidio anche senza averne diritto.
Con simili premesse si è arrivati ad oggi, 6 marzo, data in cui gli uffici postali possono accogliere le domande per venire ammessi, o meno, al reddito di cittadinanza ed alla pensione di cittadinanza. Si temeva che per tutta la nostra città si sarebbe diffuso il caos, che uffici postali e CAF sarebbero stati assediati da folle di avidi e disperati pronti a qualunque cosa pur di consegnare la documentazione prima degli altri. Eppure, nulla di tutto ciò è avvenuto.
Ad ora, è praticamente vuoto l’ufficio postale centrale di Napoli, in piazza Matteotti. Dall’orario di apertura pochissime persone hanno consegnato il modulo e non c’è alcuna coda. I dirigenti dell’ufficio postale centrale spiegano che in vista del via delle richieste di reddito, oggi era stato modificato il turno, aumentando il numero impiegati agli sportelli per rispondere alle richieste dei cittadini. Pochissimi cittadini si stanno recando per il reddito anche negli altri uffici postali napoletani, dal Vomero a Fuorigrotta.
Certo, molti non sapevano che i termini iniziassero oggi così come è vero che tantissime persone negli ultimi giorni hanno chiesto informazioni. Eppure, anche in questo caso, i titoli mediatici che già vedevano code e file hanno alterato la percezione della realtà. Dignitosamente, senza calca, senza fumo negli occhi, le persone stanno facendo richiesta nel loro pieno diritto di cittadini, così come in tutte le altre città italiane da Nord a Sud.
La dimostrazione che, sì, il nostro popolo è stato lentamente portato all’esasperazione, alla fame, ma è fame di dignità, di lavoro, di opportunità, non la smania di ozio e di affari illeciti che puntualmente sottolinea il primo leghista impenitente. I truffatori ci sono, come in ogni città, ma il resto dei napoletani non fa altro che chiedere il minimo di quello che un Paese dovrebbe garantire.