Hamsik: “In corsa per lo scudetto sarei rimasto. Di Napoli mi manca…”
Mar 07, 2019 - Redazione Sportiva
Marek Hamsik torna a parlare del Napoli, il suo Napoli, dopo tre settimane dall’addio in favore del Dalian, in quella che lo ricoprirà di milioni per i prossimi tre anni. Lo ha fatto in un’intervista al Mattino, spiegando i retroscena della propria decisione e raccontando le proprie emozioni.
Cosa mi manca di Napoli? Ogni cosa. Gli amici, il cibo. Quella è la mia casa, lo è stata per dodici anni. Mi manca sentire il San Paolo, il tifo della gente. Mi manca una partita come quella contro la Juve che è in grado di dare delle sensazioni uniche e straordinarie come poche altre”. Così afferma l’ormai ex capitano degli azzurri, che tuttavia annuncia il ritorno per salutare i tifosi: “In poche ore ho detto sì e ho parlato ai miei compagni. Poi la trattativa si è prolungata ma in quei giorni sapevo che sarei andato via e che alla fine un accordo si sarebbe trovato. Ritornerò per salutare i miei tifosi come si deve”.
Tornando al campionato, si è soffermato sulla rivalità con la Juventus e se fosse così irraggiungibile: “Vedendo la partita e i novanta minuti in cui il Napoli ha dominato, direi proprio di no. Però poi pesano su tutto i soliti punti lasciati per strada nel corso del campionato che noi del Napoli riusciamo a perdere puntualmente e che loro, invece, non perdono mai. Se fossimo rimasti in lotta per lo scudetto può darsi che non sarei andato, via perché vincere lo scudetto al Napoli, rendere felici i napoletani, sarebbe stata una cosa incredibile che non mi sarei perso per tutto l’oro del mondo”.
Lo scudetto mancato è ciò che brucia di più, specialmente quello dell’anno scorso, quando sembrava proprio la volta buona: “Ci siamo arrivati davvero a un soffio. Non abbiamo perso il albergo. Le partite e i campionati si perdono in campo, non in albergo. E penso proprio di averlo perso sul terreno di gioco della Fiorentina”.
Infine, spiega come vorrebbe essere ricordato a Napoli: “Più che per i record di gol di Maradona e di quello delle presenze di Bruscolotti, vorrei essere ricordato come quello che ha tenuto alla maglia più di tutto il resto. La 17? Spero che la prenda un napoletano”.