Raffaello De Ruggieri è uno dei sindaci più orgogliosi d’Italia. Infatti l’uomo a capo della gestione comunale di Matera, è stato travolto dalla più grande soddisfazione e cioè quella di veder consacrata la bellissima città dei Sassi a Capitale Europea della Cultura 2019.
Il sindaco con un progetto basato sulla rivalutazione del suo territorio e soprattutto sul rilancio della cultura è riuscito a dare lustro a Matera, un risultato vincente per il Sud troppo spesso martoriato da pregiudizi inconsistenti. Per tale motivo auspica che tutte le città del Meridione ritrovino la giusta via e rilancino tutta l’immensa bellezza delle loro terre. Così, fedele a questo obiettivo, in occasione del progetto “Noi del Mediterraneo”, tenutosi nel weekend, il sindaco è stato accolto nella bellissima Ischia dove è stato sigillato un gemellaggio culturale tra l’isola verde e la città dei Sassi.
E proprio in occasione del convegno, il sindaco ha parlato anche del caso Napoli e di quanto questa città sia potenzialmente ricca ma ancora non trova il giusto canale per esprimersi: “Napoli deve tornare ad essere la capitale del Mezzogiorno. Ma perché ciò avvenga deve recuperare una partecipazione convinta dei cittadini. Serve quel sottile lavoro che è stato fatto a Matera, che oggi accoglie i visitatori con il sorriso della fierezza. Ecco, i napoletani recuperino il senso d’appartenenza collettivo”.
Per poi analizzare nel profondo quelli che potrebbero essere i limiti e gli ostacoli che impediscono il salto di qualità: “Napoli è di una bellezza sconvolgente, ma io mi chiedo se oggi i napoletani siano fieri di essere napoletani come i materani sono fieri di essere materani. È una città sfiduciata, talvolta anche rabbiosa. Noto un senso di pessimismo diffuso. Napoli deve eliminare questa pillola velenosa della sfiducia e del fatalismo: se non si ha una base sociale convinta delle proprie ragioni, il percorso diventa difficile”.
E ha ribadito con forza: “Questa città non può restare in attesa: deve ritrovare tempi e modi di un protagonismo interregionale, vestendosi della forza e della storia che ha addosso, che sono quelle quanto meno della capitale del Sud, dell’intero Mezzogiorno“.