E accordo fu! Dopo settimane di discussione ieri il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli, il direttore del Museo di Capodimonte Sylvain Bellenger e il soprintendente Pasca di Magliano hanno raggiunto una soluzione sul tanto conteso quadro di Caravaggio Sette Opere della Misericordia.
Il capolavoro del pittore seicentesco, conservato nella Cappella del Pio Monte della Misericordia, era stato chiesto a gran voce da Bellenger per essere esposto nella prossima mostra su Caravaggio che si terrà a Capodimonte. Una mostra tanto attesa, che torna dopo 15 anni nella città partenopea ed è per questo che il quadro era fortemente voluto. Bellenger aveva pensato addirittura qualche giorno fa di annullare la mostra, poi è arrivato l’accordo.
Le Sette Opere resteranno al Pio Monte della Misericordia, come spiega il ministro Bonisoli e ci sarà un filo conduttore tra la Cappella e Capodimonte grazie ad un collegamento: “Sarà una mostra allargata. Le sedi saranno Capodimonte e il Pio Monte della Misericordia, collegate da una navetta. Nel museo collinare ci sarà una copia digitale in alta tecnologia delle Sette Opere della Misericordia. E al Pio Monte l’originale sarà ammirato sotto una nuova illuminazione, insieme ad altre opere caravaggesche”, si legge su Il Corriere del Mezzogiorno.
Ha aggiunto Bonisoli: “Spostare il quadro non è una questione semplice. Io rispetto la valutazione tecnica. Se esiste un rischio nello spostamento, allora meglio un provvedimento cautelativo”.
Il direttore Bellenger, nonostante le divergenze, si ritiene soddisfatto insieme al soprintendente Pasca per la soluzione trovata anche se il quadrò resterà dove si trova ora: “Il fatto che il ministro si sia preso la briga di venire qui a discutere è una cosa molto positiva. La soluzione peraltro era già stata identificata da qualche giorno: la digitalizzazione del quadro è consona allo sguardo dello spettatori di questi anni, abituato ai nuovi mezzi tecnologici”.
“Il ministro è stato molto pragmatico, era quello che mancava a una discussione diventata troppo ideologica. Mi rendo conto che le ideologie sono più eccitanti delle soluzioni, che però servono. Tra l’altro il ministero sosterrà economicamente Capodimonte, nei prossimi progetti e anche nell’istituzione delle navette”.