Il raid che si è consumato ieri a Piazza Trieste e Trento poteva essere una strage di civili. I due delinquenti in motorino con un mitra tra le mani hanno sparato ad altezza uomo ed è solo per miracolo se non hanno colpito i passanti presenti. I due si sono accaniti contro il gazebo esterno del Caffè Monidee verso le 2:00 del mattino quando la pattuglia della Polizia appostata in piazza, stava andando via. Probabilmente i due delinquenti grazie ad un complice hanno avuto l’ok appena il “campo si fosse liberato”.
La dinamica del raid è apparso da subito chiara, grazie alle telecamere di sorveglianze del bar che hanno ripreso il tutto. I tre dipendenti in procinto di chiudere l’attività, sobbalzano quando sentono una scarica di mitra. Uno dalla paura si abbassa coprendosi quasi la testa. Per fortuna non c’è stata nessuna vittima e nessun ferito. Gazebo, vetri, sedie e tavolini perforati, ma nessuna vittima. Anche se si è rischiata la strage, dato che in piazza era presente un gruppo di ragazzi poco distante e poco prima c’erano ancora clienti nel bar.
Questo atto intimidatorio avvenuto ieri è gravissimo. Soprattutto perchè dimostra quanto la criminalità organizzata davvero non teme niente e nessuno, al punto tale che è riuscita a compiere un raid del genere a due passi dalla Prefettura e soprattutto sparando ad altezza uomo, senza temere un uccisione di massa.
Gli stessi proprietari del bar colpito dalla sventagliata di colpi ha ribadito non solo la necessità di maggiori controlli, ma maggiore tutela per gli imprenditori, vittime della camorra. E il loro senso di abbandono è tale da sentirsi volubili e fragili, anche a due passi dalla Prefettura.